Il 13 gennaio del 1910 è una giornata storica per lo sport del nostro Paese perché viene ufficializzata, per la prima volta, la creazione della Nazionale Italiana di Calcio maschile su indicazione dell’allora Presidente della Federazione Italia Giuoco Calcio Luigi Bosisio. L'annuncio arriva, proprio il 13 gennaio, dalle pagine della rivista ufficiale della Federazione [Foot-Ball] che recita: “quest’anno anche l’Italia avrà la sua squadra nazionale composta da soli giuocatori italiani”. La Nazionale in questione disputerà la prima partita soltanto il 15 maggio dello stesso anno. La Nazionale Femminile disputerà la sua prima partiva, invece, nel 1968, il 23 febbraio.

Con il prof. Fabio Poli, Presidente del Corso di Laurea Triennale in Scienze Motorie, indirizzo Calcio presso l'Università Telematica San Raffaele Roma, scopriamo di più di questo pezzo di “Epica del Calcio”.

Quando si è disputata la prima partita della Nazionale maschile?

"Per la precisione la prima partita si disputò il 5 maggio 1910, tra “probabili” e “possibili”. Due rappresentative, selezionate dalla Commissione Tecnica Arbitrale guidata dal primo C.T. Meazza, tra i migliori calciatori italiani, esclusi quelli della Pro Vercelli, squalificati sino al 31 dicembre. I “probabili” vinceranno la sfida di andata per 4-1 e quella di ritorno [8 maggio] per 4-2.

Sarà proprio la formazione dei “probabili, con l’aggiunta di Debernardi al posto di Bontadini, a scendere in campo il 15 maggio 1910 all’Arena Civica di Milano per quella che può essere considerata la prima partita ufficiale della “Nazionale maggiore maschile”. La partita terminerà con il risultato di 6-2 per l’Italia contro la Francia, con tripletta del milanista Pietro Lana".

E la scelta dell’Azzurro?

"All’inizio la Federazione sceglierà per la maglia un colore neutro: il bianco. Decisione interlocutoria, operata in attesa di decidere un colore ufficiale da abbinare alla maglia e alla storia italica, come si stava facendo in altri Paesi dove il calcio si era già affermato. Da erronee versioni storiche, la scelta viene invece attribuita alla volontà di omaggiare i calciatori squalificati della Pro Vercelli la cui maglia era, appunto, bianca. Dalle partite del 1911 verrà adottato stabilmente il colore azzurro, prendendo spunto dallo stemma della casa reale dei Savoia. Sarà sostituito dal colore nero nella competizione mondiale del 1938 per tornare all’azzurro subito dopo. Questo colore sarà poi declinato in varie sfumature nel corso di poco più di cento anni di vita della maglia nazionale, tanto che far entrare i calciatori nella storia come “gli Azzurri”. Le nazionali delle altre discipline prenderanno spunto dal calcio per il colore delle loro maglie".

Oggi la Nazionale maggiore maschile vanta quattro titoli mondiali (Italia 1934, Francia 1938, Spagna 1982 e Germania 2006) e due europei (Italia 1968 e Europa 2020), un oro olimpico nel 1936 e due negli anni '20 e '30 del XX secolo. A questi si aggiungono i tanti prestigiosi titoli ottenuti dalle rappresentative giovanili maschili e femminili e dalla Nazionale maggiore femminile.