Spulciando la documentazione burocratica specifica e con l’aiuto di un buon commercialista, si può tentare di ottenere agevolazioni e detrazioni per le spese effettuate per svolgere i propri studi universitari. Ogni anno il Miur stabilisce parametri, limiti ed importi massimi. E anche chi frequenta un’università telematica potrà avere la sua detrazione.

Il quadro di riferimento per chi è iscritto ad un’università telematica è equiparabile a quello dell’università privata, ovvero in questi casi la detrazione non potrà superare l’importo stabilito annualmente da decreto Miur e che per il periodo 2016 è stato regolato come da indicazioni della circolare 18/E/2016. Inoltre tale importo cambia a seconda dell’area disciplinare e in base alla regione in cui ha sede l’ateneo che si frequenta.

Il decreto Miur riferito al periodo d’imposta 2016 indica che al limite di spesa considerato deve essere sommata la tassa regionale per il diritto allo studio, evidenzia quale sia l’ammontare massimo di spesa detraibile su tre zone geografiche ed include in tale limite anche la spesa per i testi di ammissione. Nessun beneficio fiscale per le spese affrontate per viaggi, vitto e alloggio.

Per approfondire l’argomento leggi il Decreto ministeriale 993/2016