È in corso “Ecce Homo: l’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia” l’esposizione organizzata con il supporto dell’Università Telematica San Raffaele Roma, in programma nella duplice sede di Villa d'Este e del Santuario di Ercole Vincitore, dal 25 giugno al 17 ottobre.

La mostra, curata da Andrea Bruciati, prende le mosse dalle parole pronunciate da Pilato nel Vangelo di Giovanni (XIX, 5) nell'esibire alla folla un Gesù sofferente, rivestito per dileggio da un manto rosso e con una corona di spine sul capo, dopo esser stato flagellato. Partendo da questa Passione divina, il percorso - tra arte e antropologia - illustra come, al di là delle epoche e delle sensibilità culturali, gli artisti continuino senza sosta a interrogarsi sul significato profondo e universale dell'incarnazione e della morte di Cristo e sulla fragilità dell'uomo.

Organizzato dal Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma, con il sostegno di Regione Lazio, Lazio Crea e Università San Raffaele e con la sponsorizzazione di Acea S.p.a, il progetto espositivo, considerando la sofferenza e la morte come segni della "divinità incarnata", offre l'occasione di toccare con mano questo incontro tra divino e umano attraverso una serie di importanti opere e prestiti illustri da prestigiose collezioni pubbliche e private.