Un mondo fatto di luci, tessuti, passerelle e modelli: quello della moda è uno dei settori di eccellenza del made in Italy che, coniugando più comparti, fattura 90,237 miliardi di euro secondo i dati dei Fashion Economic Trends dell’industria italiana nel 2019.

Il successo dello stilista e la notorietà delle modelle che sfilano sono però frutto di un affascinante e complicato backstage, animato da una miriade di figure professionali con le più svariate competenze culturali, scientifiche, metodologiche e tecnico-strumentali: conoscenze che con un approccio multidisciplinare vengono valorizzate e approfondite nel corso di Moda e Design Industriale con indirizzo Moda dell’Università Telematica San Raffaele Roma.  Una delle professioni che vive il dietro le quinte del settore, ma ne è un ingranaggio fondamentale in grado di supportare i processi di allestimento e creazione di un fashion show, è quella del vestiarista.

Chi è un vestiarista?

La dresser, o il vestiarista, è una figura strategica che cura ogni dettaglio prima dell’entrata in scena dei modelli. L’impeccabile presentazione in pubblico è frutto del suo operato: è parte di una grande macchina in cui ognuno, svolgendo mansioni diverse, lavora all'unisono per rendere realtà la magia della moda.

Cosa fa?

Il vestiarista inizia a lavorare diverse ore prima della sfilata per controllare che tutto sia pronto per le modelle che gli sono state assegnate dal responsabile della sfilata. Verifica che gli abiti siano stirati e puliti, veste e riveste famose indossatrici con destrezza e delicatezza e si assicura che tutto sia perfetto, seguendo alla lettera le indicazioni del designer sugli outfit scelti durante il fitting. Deve essere smart e veloce nel suo meticoloso lavoro, a causa dei ritmi frenetici delle sfilate: ogni volta che ognuna rientra dalla passerella, la vestiarista ha pochi minuti per svestirla e rivestirla per l’uscita successiva.

Dove lavora?

Un vestiarista lavora in giro per il mondo durante le fashion week: a New York per le sfilate di gennaio e settembre, per la Milano Fashion Week di febbraio e settembre, oppure in occasione della la Moda donna e uomo francese. In questi periodi intensi e concentrati può seguire in una giornata addirittura 10 sfilate diverse e si interfaccia con persone provenienti da tutto il mondo. Per questi motivi puntualità, flessibilità, cordialità e una buona conoscenza della lingua inglese sono fondamentali.

Quale percorso formativo scegliere?

Passione per la moda, dedizione, senso estetico e cura dei dettagli sono i requisiti di partenza per uno studente di moda, che grazie ai laboratori e le opportunità di collaborazioni potrà affrontare praticamente gli aspetti più tecnici appresi a lezione. L’Università San Raffaele punta infatti molto alla sinergia con il mondo del lavoro e implementa sempre più la didattica con esperienze di spessore partecipando agli eventi più prestigiosi del settore con i suoi studenti più brillanti, ne è un esempio Yvonne studentessa del corso di Laurea Triennale in Architettura e Design Industriale indirizzo Moda selezionata come vestiarista in occasione dell'Alta Roma Fashion RunWay, l’evento di moda più importante della capitale.