Il Prof. Alessandro Ridolfi, docente di “Programmazione, Bilanci e Controllo delle Aziende Sanitarie” dell’Università Telematica San Raffaele Roma, con un intervento sulla ‘Sanità territoriale’ parteciperà alla seconda edizione del roadshow EY “Imprenditori d’Italia” che farà tappa nel Lazio mercoledì 22 giugno presso Palazzo Rospigliosi, a Roma. 

Nel corso dell’iniziativa, che si pone l’obiettivo di fare un punto sulle opportunità presenti e future dell’imprenditoria italiana legate ai fondi stanziati dal PNRR, sarà presentata un’analisi sull’economia del territorio, condotta ad hoc in collaborazione con Luiss Business School, focalizzando l’attenzione su digitalizzazione e supply chain, transizione ecologica e inclusione sociale come opportunità di crescita per il tessuto imprenditoriale regionale.

È in questo contesto che si inserisce l’intervento del Prof. Ridolfi sull’evoluzione del SSN – Sistema Sanitario Nazionale e in merito al ruolo che assolvono sul territorio italiano le strutture private accreditate per l’assistenza specialistica ambulatoriale, per l’assistenza ospedaliera e territoriale. “Nonostante in Italia ci sia un sistema di assistenza sanitaria pubblica che possiamo considerare tra i migliori al mondo, non sempre riesce a far fronte alla crescente richiesta di assistenza sanitaria e di accertamenti diagnostici” spiega Ridolfi. “Il fenomeno delle liste d’attesa, sicuramente acuito dalla pandemia da Covid-19, costringe i pazienti ad attendere anche dei mesi per poter effettuare determinate prestazioni; per questa e altre ragioni, sempre più cittadini decidono di rivolgersi a strutture sanitarie private”.

“Aspetti di cui tener conto nella distribuzione degli investimenti e dei fondi stanziati” sostiene il docente evidenziando le criticità del testo. “Il piano sembra trattare, a differenza di altri Stati Europei, il tema ‘salute’ solo in riferimento ai limitati aspetti dell’organizzazione sanitaria nazionale. Un modus operandi che non consente di mantenere e accrescere la resilienza del sistema di fronte alle sfide future derivanti dall’evoluzione del quadro epidemiologico. Sarebbe invece necessario puntare su azioni volte a minimizzare l'impatto di eventuali emergenze sanitarie, potenziare il ruolo delle Strutture private attraverso più adeguate forme di collaborazione per assistenza e ricerca proprio al fine di garantire l’effettiva erogabilità dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e riqualificare i servizi sanitari, non solo a livello tecnologico, digitale e di sicurezza, ma anche sul versante dell'efficacia, dell'efficienza e del governo clinico” conclude Ridolfi.

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