Lingue e Culture Straniere per l'Era Digitale L-11
Il Corso di Studio (CdS) L-11 in Lingue e culture straniere per l’era digital è un corso articolato in un unico curriculum, che ha come oggetto lo studio delle lingue straniere (= L2) in connessione con i loro contesti storico-culturali-letterari e con le nuove sollecitazioni che provengono dal mondo globale e digitale.
Presentazione
Il Corso di Studio (CdS) L-11 in Lingue e culture straniere per l’era digital' è un corso articolato in un unico curriculum, che ha come oggetto lo studio delle lingue straniere (= L2) in connessione con i loro contesti storico-culturali-letterari e con le nuove sollecitazioni che provengono dal mondo globale e digitale.
Le L2 oggetto di studio appartengono all’area europea e extraeuropea: gli iscritti possono scegliere due L2 triennali tra inglese, francese, spagnolo, tedesco, giapponese, russo, arabo.
Il CdS L-11 offre una solida formazione di base teorica e pratica, e si caratterizza per l’innovativa apertura alle questioni poste dalla nuova digitalizzazione (Intelligenza Artificiale) ai processi di traduzione e di comunicazione interlinguistica, nonché per le specifiche modalità di formazione adottate (totalmente a distanza).
Il CdS è orientato a formare esperti della comunicazione in lingua straniera (= L2) capaci di applicare le proprie competenze nei settori della traduzione, delle relazioni sociali e culturali, entro il sistema economico-produttivo. Forma le competenze in L2 necessarie al Sistema-Paese in campo economico-produttivo (internazionalizzazione del Made in Italy, cross-cultural business, traduzione tecnico-scientifica), turistico e culturale (traduzione nella nuova testualità digitale, gestione dell’Intelligenza Artificiale applicata ai processi traduttivi).
Il CdS L-11 risponde alle sfide lanciate dalle politiche plurilinguistiche delle Istituzioni Comunitarie e a quelle della nuova digitalizzazione sotto la spinta dell’Intelligenza Artificiale.
Gli obiettivi formativi specifici del CdS L-11 sono i seguenti.
Formare solide competenze e abilità in L2, secondo i parametri dei documenti di politica linguistico-educativa comunitari, primi fra tutti il QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue: Consiglio d’Europa 2001) e la sua versione aggiornata QCER_VC (2020);
formare una solida base di conoscenze teoriche nelle scienze dei linguaggi, nel funzionamento del linguaggio verbale, nella teoria della traduzione, nell’analisi filologico-letteraria nelle L2 oggetto di studio;
sviluppare la capacità di analisi testuale in L2 sulla base dei più avanzati modelli teorici;
sviluppare competenze sulle teorie e tecniche della traduzione, anche in rapporto alle innovazioni prodotte dall’IA;
promuovere competenze traduttive differenziate nei contesti: da quelli di uso linguistico comune a quelli economico-produttivi e del turismo (con particolare riguardo al Made in Italy e al cross-cultural business);
sviluppare capacità di comunicazione in L2 nel mondo del lavoro mediante attività di tirocinio in contesti a forte internazionalizzazione del Made in Italy e formando competenze tecniche professionalizzanti.
Il percorso prevede l’apprendimento obbligatorio di due L2, di studio triennale. L’acquisizione di competenze in L2 è strutturata secondo i livelli e i parametri indicati dai più importanti documenti strategici comunitari in materia (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, QCER e QCER_VC).
La struttura modulare e flessibile del percorso di formazione linguistica, garantito dalla strumentazione informatica multimediale, consente l’accesso ad apprendenti con livelli diversi di possesso della L2, e pertanto dà luogo a una gamma di corrispondenti livelli di uscita. La pluralità dei livelli di ingresso e di uscita è consentita dalla flessibilità della strumentazione didattica su supporto digitale, che rende possibile la creazione di percorsi di sviluppo della competenza in L2 effettivamente attuabili, non rigidi, adeguati alle motivazioni, ai ritmi, tempi e stili degli apprendimenti individuali.
Il percorso di studio prevede l'acquisizione di conoscenze di base sui concetti, teorie e metodi in ambito linguistico, semiotico, filologico-letterario, storico-antropologico-culturale, socio-economico e digitale.
L'attività didattica prevede l’insegnamento delle seguenti aree disciplinari:
Lingue e linguistiche straniere oggetto di apprendimento;
Discipline afferenti alle scienze del linguaggio;
Discipline afferenti alle scienze della traduzione;
Discipline filologiche e letterarie;
Discipline storico-socio-antropologiche;
Discipline afferenti alle tecnologie informatiche applicate ai processi linguistici.
- Tecnici delle pubbliche relazioni
- Tecnici delle attività ricettive e professioni assimilate
- Organizzatori di fiere, esposizioni ed eventi culturali
- Corrispondenti in lingue estere e professioni assimilate
Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Lo studente dovrà inoltre avere una buona conoscenza della lingua italiana, scritta e orale, capacità verbali, di lettura e di comprensione dei testi di studio.
Ad immatricolazione effettuata, gli studenti sostengono una prova obbligatoria (test) di verifica dell’adeguata preparazione preliminare al corso. La prova ha per oggetto la verifica delle conoscenze e competenze nelle aree disciplinari della lingua italiana, nella cultura generale in ambito storico, sociale, geografico, economico, digitale come fornite dalle scuole secondarie di secondo grado (D. M. 1648/2023). La verifica è finalizzata all’individuazione di eventuali carenze formative e viene svolta entro e non oltre il 31 luglio di ogni anno accademico.
Nel caso la verifica non dia esito positivo, verranno indicati degli obblighi formativi aggiuntivi (OFA), che devono essere assolti attraverso attività didattiche integrative da svolgere in modalità erogativa (videolezioni, dispense ecc.) e/o interattiva (aula virtuale, chat, forum ecc.).
Le modalità di verifica del possesso delle conoscenze richieste, e gli eventuali obblighi formativi aggiuntivi, da assolversi entro il primo anno di corso, verranno definiti nel Regolamento Didattico del Corso. Sarà successivamente effettuato un test linguistico (placement test) per individuare i livelli di ingresso ai corsi di L2 prescelti. A tal fine è utilizzata la schematizzazione della competenza linguistico-comunicativa in sottolivelli proposta dal QCER (2001).
L’applicazione dettagliata di tale schematizzazione alle diverse lingue potenzialmente oggetto di studio sarà definita del Regolamento Didattico del Corso. L’obiettivo generale è di consentire percorsi di sviluppo della competenza in L2 effettivamente aderenti al livello di partenza, e perciò di individuare i livelli di uscita adeguati.
Il livello linguistico ai fini del placement potrà altresì essere attestato presentando una certificazione in L2, rilasciata da non più di 24 mesi, tra quelle elencate a questa pagina.
Il costo della retta è di € 3600 per anno accademico. Per gli studenti iscritti ad una delle associazioni, sindacati o enti convenzionati con l'Ateneo, sono previste particolari agevolazioni economiche.
Il pagamento può essere effettuato online in modalità e-commerce o a mezzo bonifico bancario. Oltre al costo della retta universitaria, lo studente è tenuto anche al versamento annuale del contributo per i servizi, pari a euro 240. Per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata.
Iscriversi è semplicissimo, ed è possibile farlo in qualunque periodo dell'anno, senza alcun costo aggiuntivo.
Per conseguire il Diploma di Laurea in 'Lingue e Culture Straniere per l’era digitale' (L-11) occorre sostenere una prova finale che consiste nella presentazione di un elaborato scritto sviluppato nell'ambito delle discipline del Corso di Studio, incluse le attività laboratoriali e quelle svolte nel l'eventuale tirocinio.
L’elaborato di laurea può essere di natura sperimentale o compilativa: la scelta è demandata alla valutazione del Relatore di tesi. I principali oggetti dell’elaborato della prova finale sono costituiti dall’analisi di casi concreti, dalla progettazione di interventi linguistici, dalla disamina e soluzione di casi critici di traduzione e di comunicazione interlinguistica.
Gli elaborati compilativi hanno come principali oggetti le ricognizioni bibliografiche, sullo stato dell’arte, su autori relative alle tematiche del percorso di studio.
L'elaborato di laurea è valutato da un’apposita Commissione nominata dal Rettore, composta da almeno 7 docenti secondo quanto previsto dall’art. 25, comma7, del Regolamento di Ateneo. La Commissione è presieduta dal Coordinatore del Corso o da un professore di I fascia in ruolo nel Corso, designato dal Rettore.
Il Consiglio di Corso di Studio, o una specifica Commissione Didattica nominata dal Consiglio di Corso di Studio, può autorizzare la preparazione dell’elaborato finale presso altre Università, strutture di ricerca italiane ed estere, o nell’ambito di attività di tirocinio o stage di lavoro.
Il Relatore deve essere un docente titolare di un insegnamento presente all’interno del Corso di Studio, comprese le attività a scelta offerte dall’Ateneo. Non è prevista la nomina di un correlatore. Il docente relatore, tuttavia, può scegliere di avvalersi di un correlatore nei casi in cui lo ritenga opportuno. È possibile affidare la correlazione di tesi di laurea a docenti di altre Università, o a esperti esterni, previa autorizzazione del Coordinatore del Corso di Studio.
L’argomento della tesi deve essere concordato con il docente relatore. L’elaborato finale deve prevedere una parte scritta in una delle due L2 scelte dal/la laureando/a nel proprio percorso formativo.
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